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Attività / Café Philo sulla felicità
Attività Articoli
Friday, 02 November 2012 00:00

Cafè Philo presso HandMediaCosa ci serve per essere davvero felici? Dobbiamo cercare in noi o fuori di noi? La felicità è uno scopo individuale o collettivo? Ovvero, la cerchiamo solo per noi o la desideriamo anche per chi abbiamo intorno? Sono alcune delle domande che hanno movimentato il dibattito al secondo Cafè Philo della rassegna “La Medicina del FilosoFARE”, presso la sede di Handmedia a Medicina.

Non abbiamo potuto che rispondere per noi, cittadini dell’occidente libero e benestante (oggi un po’ meno), riuniti una sera per il “lusso di filosofare”, cercando di immaginare cosa renderebbe felice chi deve lottare per avere una vita dignitosa, per procurarsi quotidianamente il cibo o per conquistare diritti che noi diamo per scontati.

La felicità è un concetto relativo che non dipende solo dal contesto in cui si vive, ma anche dalle proprie esperienze, da quanto accaduto nel corso della storia personale e dai cambiamenti che sono intervenuti. Insomma, non c'è nulla di oggettivo se non il fatto che questa ricerca è comune a tutti, senza esclusioni: qualsiasi obiettivo apparentemente diverso, come ad esempio la verità o il dedicarsi agli altri, è sempre riconducibile a un personale desiderio di felicità.

Abbiamo concluso che la felicità vera non è data dal possesso di beni esteriori, ma si raggiunge guardandosi dentro, assecondando la propria natura senza forzarsi a essere altro. E forse anche la ricerca stessa può darci soddisfazione e renderci felici.

Per avviare la discussione abbiamo letto questi due testi:

da Sergio Bambarén, Lettera a mio figlio sulla felicità
Caro Daniel,
vuoi sapere una cosa strana?
A un certo punto, crescendo, ci convinciamo che la nostra vita sarà migliore in futuro, il giorno in cui avremo raggiunto un determinato traguardo.
[...]
La verità, Daniel, a mio modesto parere, è che non c’è momento migliore per essere più felici di adesso, qui e ora. Quando, altrimenti? La vita sarà sempre piena di nuove sfide, di infinite posticipazioni. Tanto vale ammetterlo e convincersi che – lo ripeto – il momento per essere felici è semplicemente quello presente. Non illudiamoci che ci siano un domani o una strada da percorrere fino in fondo per raggiungere la felicità! La felicità e la strada per conquistarla iniziamo a costruirle a partire da questo istante, attimo dopo attimo. Perciò dai sempre valore al presente, mio piccolo Daniel, e non dimenticare mai che il tempo non aspetta nessuno.
[...]
Non aspettare di aver esaurito il tuo tempo per capire che non c’è momento migliore per essere felice di questo! La felicità non si trova una volta tagliato il traguardo, ma proprio sulla strada che stai percorrendo, lungo il sentiero per raggiungere i sogni che hai deciso di inseguire.
[...]
Lavora come se non ti servisse il denaro, ama come se non avessi mai dovuto soffrire, e balla come se nessuno ti stesse guardando. Questa è la vita!

Tuo padre,
Sergio

da Arthur Schopenhauer, L’arte di essere felici
Niente quanto la serenità può sostituire sicuramente e in abbondanza ogni altro bene. Se si vuole giudicare la felicità di un individuo ricco, giovane, bello e onorato, ci si chieda se è anche sereno; viceversa, se è sereno, risulta indifferente se sia giovane o vecchio, povero o ricco: è felice.
[...]
Almeno i nove decimi della nostra felicità sono dovuti esclusivamente alla salute. Da essa dipende anzitutto la serenità d’animo: dove questa è presente, le condizioni esterne più ostili e sfavorevoli appaiono più sopportabili di quanto non siano quelle più felici quando la salute malferma rende insofferenti e timorosi. [...] Ciò che ci rende felici o infelici non è quello che le cose sono realmente nel contesto esterno dell’esperienza, ma quello che esse sono per noi, dal nostro punto di vista. Inoltre la salute, con la serenità che la accompagna, può sostituire ogni altra cosa, ma niente può prendere il suo posto. Insomma, senza la salute non si può assaporare alcuna felicità esterna.

Il ciclo di incontri si conclude l'8 novembre 2012 con un laboratorio sulla coerenza delle proprie opinioni.

Leggi il programma completo delle serate